Castello della Monica

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La ristrutturazione del Castello Della Monica si inserisce nella strategia di rigenerazione urbana, su base culturale e creativa, messa a punto dall’amministrazione comunale. L’obiettivo è quello di restituire alla comunità alcuni contenitori culturali inattivi, degradati o depotenziati nel loro utilizzo da molto tempo: il Castello Della Monica, per anni incustodito, inutilizzato, depredato, abusivamente occupato e che, dopo i primi lavori di rifunzionalizzazione e l’apertura alla cittadinanza, sarà oggetto di ulteriori interventi di sistemazione già finanziati all’interno del PNRR; il Teatro Comunale, che ha una storia decisamente singolare per via della demolizione, nel 1959, dell’edificio ottocentesco, a cui è seguita la costruzione del moderno edificio che da allora ha ospitato prevalentemente proiezioni cinematografiche; il Teatro romano, oggetto di un recupero funzionale per contrastare il degrado urbano che lo rende attualmente inaccessibile e inutilizzabile, finanziato a valere sul CIS.
I lavori da realizzare sul Castello Della Monica riguardano: 1) Intervento di ricostruzione e consolidamento muri in pietra parzialmente crollati al piano terra; 2) Interventi al piano 2° per una superficie lorda di circa 210 mq; 3) Interventi al piano 3° per una superficie lorda di circa 80 mq; 4) Interventi al piano 4° per una superficie lorda di circa 20 mq; 5) Interventi al piano copertura per una superficie lorda di circa 370 mq;

INFORMAZIONI GENERALI
Il Castello Della Monica è unicum architettonico nell’intero panorama nazionale per la sua specificità progettuale.
E' stato progettato e realizzato come dimora personale dall’artista teramano Gennaro della Monica (architetto, scultore e pittore, vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento, del quale il Castello ha assunto anche il nome) ed è ubicato in stretto rapporto di continuità visiva con la città.
Esso è infatti collocato sul piccolo colle di San Venanzio, poco distante da Piazza Garibaldi, a dominare l’intera cittadina che si estende ai suoi piedi, e alla confluenza di importanti snodi stradali e di accesso alla città: verso l’ascolano, verso il Parco Gran Sasso e Monti della Laga, verso la superstrada di collegamento all’Autostrada A14 e verso la Statale Adriatica.
La costruzione del Castello è iniziata nel 1889 e, seguendo la moda di fine secolo che si ricollegava al gusto neogotico, presenta un ritorno al gusto medievale. ICastello è stato eretto sul sito dell’antica chiesa di San Venanzio (ridotta dai francesi a polveriera) della quale sono stati riutilizzati materiali di costruzione ed elementi decorativi. Purtroppo l’interno del castello oggi non è visitabile perché pericolante, ma è ricco di affreschi che ritraggono paesaggi e non solo, opere della mano di Gennaro della Monica, che ha dipinto ogni tipo di particolare.
A partire dal secondo dopoguerra, il Castello è stato sempre più circondato e soffocato dalle abitazioni che hanno finito per occultarne completamente il profilo, fino a renderlo poco visibile all’interno del contesto cittadino e paesaggistico. 
 

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